mercoledì 25 febbraio 2009

Nuova versione eMule 049c da scaricare: più veloce, affidabile, sicuro. Funzioni e caratteristiche.

eMule 0.49c è disponibile per il download. Dietro questa versione finale c’è un lavoro di miglioramento e di risoluzione dei bug delle precedenti release che è non direttamente visibile all’utente. Per visualizzare il changelog completo si può andare sul sito ufficiale o nel file changelog.txt presente nell’archivio quando si scarica la versione binary.

Anche se le novità rimangono per la maggior parte dietro le quinte, eMule 0.49c presenta funzionalità aggiuntive che gli utenti potranno testare e apprezzare. Innanzitutto segnaliamo l’aggiunta del mantenimento delle cartelle condivise anche se queste non sono connesse all’avvio di eMule. Questa funzionalità

consente di evitare la perdita dei file condivisi per esempio su un hard disk esterno che risulta spento quando si avvia il programma. Sarà eMule stesso ad avvisare l’utente che quelle risorse non sono disponibili. Basterà poi premere il tasto «Aggiorna» in «File Condivisi» e tutto si sistemerà.

Un’altra interessante novità riguarda le ricerche semplici in Kad: eMule riordinerà le parole chiave inserendo quella più lunga come prima keyword. In questo modo, il programma contatterà i nodi Kad che indicizzano tale parola ed eviterà di sovraccaricare i nodi che indicizzano parole molto frequenti. È stato introdotto anche il supporto alle anteprime per i file ISO e per l’anteprima dei file RAR auto-estraenti.

Sul versante sicurezza, la nuova release di eMule offre il supporto all’Heap Corruption Detection, all’Address Space Layout Randomization e alla Data Execution Prevention, tutte tecnologie presenti in Windows Vista. La sicurezza è stata implementata anche dall’introduzione di una funzionalità che, analogamente a quanto avviene con Internet Explorer, segnala i file scaricati che sono potenzialmente pericolosi.
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lunedì 23 febbraio 2009

Windows 7 nuova versione beta disponibile da scaricare ad aprile. Aggiornamenti rilasciati domani.

A Redmond proseguono a ritmi serrati lo sviluppo e l’ottimizzazione di Windows 7, il sistema operativo che sostituirà Windows Vista e che dovrebbe essere commercializzato non prima del 2010, nonostante alcune voci indichino la possibilità che Microsoft acceleri i tempi e renda disponibile il nuovo OS già nel corso del 2009.

BigM ha annunciato che, a partire da domani,

saranno rilasciati 5 aggiornamenti di test tramite Windows Update per coloro che stanno utilizzando Windows 7 Beta. Si tratta di aggiornamenti che non introdurranno nuove funzionalità o correzioni di bug, ma che si limiteranno a rimpiazzare i file di sistema con la stessa versione correntemente installata. Microsoft ha precisato che tali aggiornamenti di test dovranno essere installati manualmente, anche se gli utenti hanno configurato Windows Update per l’aggiornamento automatico. Si dovrà, dunque, andare nel pannello di controllo di Windows Update e far partire l’installazione manualmente. Chi non desidera installare gli aggiornamenti dovrà cliccare col tasto destro su ogni aggiornamento e selezionare «Hide update». All’azienda di Redmond, questi aggiornamenti serviranno a testare e verificare su vasta scala le funzionalità di distribuzione e di gestione degli update di Windows 7.

Nel frattempo, Neowin, sito di informazione tecnologica, ha rivelato di aver contattato una fonte interna a Microsoft che avrebbe segnalato l’intenzione di BigM di rendere disponibile per il 10 aprile la prima Release Candidate pubblica di Windows 7. Al di là delle modifiche allo UAC, sulle quali è intervenuta Microsoft stessa per spiegarne le ragioni, non si conoscono dettagli su eventuali cambiamenti presenti nella RC1. È noto solamente che tale versione è in fase di test all’interno dei laboratori di Redmond e che l’azienda avrebbe ricevuto oltre mezzo milione di feedback sulla versione Beta. Feedback che sarebbero al vaglio degli sviluppatori Microsoft, interessati a conoscere l’opinione e i suggerimenti degli utenti. Infine, segnaliamo alcuni rumors che indicano molto vicino il rilascio del Service Pack 2 per Windows Vista, che sarebbe stato inviato ai tester già nella scorsa settimana.
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lunedì 16 febbraio 2009

Chiavette Internet più veloci con HSPA multi-carrier: trasferimenti fino a 42 Mbps

A fine dicembre del 2008, Huawei Technologies aveva portato a termine con successo la prima dimostrazione operativa di una rete e di un dispositivo HSPA+ (High Speed Packet Access Evolution). L’impiego di una piattaforma di quarta generazione BTS e del terminale broadband mobile E182E aveva consentito a Huawei di riuscire a trasmettere dati a velocità HSPA+, ovvero a 21 Mbps.

Nel raccontare dell’impresa di Huawei,


avevamo accennato agli obiettivi ancora più ambiziosi di Ericsson, impegnata a sfruttare al massimo la tecnica del MIMO (Multiple Input Multiple Output), ovvero l’uso di antenne multiple sia sulle stazioni di trasmissione sia sugli apparecchi portatili. Secondo John Cunliffe, CEO dell’azienda, sfruttando la modulazione e combinando le velocità già garantite da MIMO si potranno presto assicurare 42 Mbps.

Ericsson è uno dei protagonisti del Mobile World Congress di Barcellona, dove presenterà in questi giorni una nuova modalità di connessione multi-carrier capace di utilizzare contemporaneamente due frequenze di due operatori differenti e di raddoppiare la velocità massima offerta dalla connessione HSPA di 21 Mbps. Un altro sistema, quindi, per arrivare ai 42 megabit al secondo.

C’è grande attesa per l’esperimento annunciato da Ericsson, che utilizzerà una Internet Key di tipo USB capace di ricevere dati in modo simultaneo su due canali dalla frequenza differente. La dimostrazione sarà realizzata in collaborazione con l’operatore australiano Telstra, impegnato da tempo nello sviluppo di connessioni ad alta velocità su reti HSPA di nuova generazione.

Nel comunicato stampa di annuncio della dimostrazione, Ulf Ewaldsson, vicepresidente e responsabile della divisione Product Area Radio di Ericsson, ha sottolineato che la tecnologia messa a punto dall’azienda consentirà di raggiungere elevati picchi di trasferimento dati, a bassi costi per la gestione della rete. L’obiettivo di Ericsson è la commercializzazione del nuovo sistema entro il 2010.
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sabato 14 febbraio 2009

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venerdì 13 febbraio 2009

Da Windows Vista a Windows 7 gratis: il passaggio non sarà a pagamento. Le condizioni.

Secondo TECHARP, che è riuscito a ottenere informazioni da un responsabile dell’azienda di Redmond, il passaggio tra i due sistemi operativi sarà gratuito per chi acquisterà, a partire dal 1 luglio 2009 e fino al 31 gennaio 2010, un personal computer equipaggiato con Windows Vista. Il programma di aggiornamento terminerà il 30 aprile 2010 e le modalità dovrebbero essere le seguenti: chi acquisterà una licenza Windows Vista Home Premium potrà passare gratuitamente

a Windows 7 Home Premium; da Windows Vista Business si transiterà senza costi aggiuntivi a Windows 7 Professional; da Windows Vista Ultimate si passerà a Windows 7 Ultimate. Durante l’aggiornamento non si perderanno le applicazioni installate.

L’upgrade, però, prevede delle limitazioni per gli utenti consumer e procedure particolari per l’utenza business. In fase di aggiornamento non sarà possibile cambiare lingua: se si possiede una licenza Windows Vista in italiano si potrà effettuare il passaggio solo a Windows 7 in italiano. Chi ha un computer equipaggiato con Windows Vista Home Basic o Windows Vista Starter non potrà godere di alcun upgrade gratuito. Vietati anche il passaggio da una versione di Vista a 32 bit a una release di Seven a 64 bit e quello da Windows XP a Windows 7.

Particolari condizioni sono previste per gli utenti business: Microsoft invita le aziende e il mondo enterprise a valutare con attenzione tutti gli aspetti da prendere in esame prima del passaggio al nuovo sistema operativo, sia sul versante degli investimenti che dei software e dell’hardware. Secondo BigM, per portare a termine questa procedura di valutazione occorrono almeno 12 mesi. Il che potrebbe significare anche che Windows 7 non sarà commercializzato prima del 2010, come, invece, alcuni osservatori sembrano pronosticare.
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domenica 8 febbraio 2009

Windows 7 versioni: Home Premium e Professional e altre 4 minori. Caratteristiche e funzioni principali

Rispetto a quanto accaduto con la release di Windows Vista, Microsoft intende incrementare semplicità e chiarezza delle offerte SKU ( Stock Keeping Unit ) di Windows 7.

Microsoft ha evidenziato che si focalizzerà principalmente su due edizioni di Windows 7: Windows 7 Home Premium e Windows 7 Professional. Alcune SKU più mirate saranno offerte ai clienti che presentano necessità specifiche: a clienti con PC netbook alcuni OEM offriranno per esempio l'edizione Windows 7 Starter, ed ai clienti dei mercati emergenti sarà offerta la SKU Windows 7 Home Basic.

Per i clienti tradizionali Microsoft raccomanda

Windows 7 Home Premium in generale e Windows 7 Professional per coloro che desiderano avere funzionalità addizionali e utili per attività di piccola impresa.

Le aziende invece potranno scegliere tra due SKU raccomandate: Windows 7 Professional e Windows 7 Enterprise. Windows 7 Professional è destinata alle piccole imprese e Windows 7 Enterprise sarà invece la scelta raccomandata per medie e grandi imprese che hanno un Software Assurance Agreement.

Come per Windows Vista, anche Windows 7 avrà la sua edizione "Ultimate". A questo proposito bisogna tuttavia evidenziare un cambiamento di politica per questa SKU, come evidenziato da Mary Jo Foley su All About Microsoft.

Bill Veghte, Senior Vice President del Windows business, ha affermato che l'azienda prevede che Windows 7 Ultimate sarà una delle SKU meno popolari tra quelle vendute per il nuovo sistema operativo. Microsoft posiziona Windows 7 Ultimate come SKU preferibile per i clienti che necessitano di funzionalità enterprise (ma che non sono clienti con licenza a volume), e per quegli OEM o rivenditori che hanno la necessità di rendere disponibili "offerte specifiche".
Il line-up completo di edizioni (SKU) di Windows 7: Windows 7 Starter, Windows 7 Home Basic (solo nei Mercati Emergenti), Windows 7 Home Premium, Windows 7 Professional, Windows 7 Enterprise e Windows 7 Ultimate.

Caratteristiche e funzionalità chiave per SKU:

1) Windows 7 Starter

Distribuita solo via OEM, su nuovi PC, ed agli utenti di netbook; Funzionalità principali: Taskbar potenziata, Jump List, Windows Media Player, Backup e Restore, Action Center, Device Stage, Play To, Fax e Scan, giochi base; Non offrirà: Aero Glass, potenziamenti desktop Aero, Windows Touch, Media Center, anteprime live thumbnail, creazione Home Group; questa versione sarà venduta solo tramite i produttori PC agli utenti dei mercati emergenti e sarà, come per Vista, limitata nelle funzioni: massimo 3 applicazioni simultanee, capacità "mobility" limitate, e impossibilità di creare un Home Group.

2) Windows 7 Home Basic

Superset di Windows 7 Starter, ma con possibilità di eseguire un numero illimitato di applicazioni, supporto per esperienze visuale avanzata (ma non Aero Glass) e anteprime live thumbnail, supporto avanzato di rete e Mobility Center; anche questa versione sarà venduta solo tramite i produttori PC agli utenti dei mercati emergenti.

3) Windows 7 Home Premium

Destinata al mercato retail mainstream; funzionalità chiave: Aero Glass, Aero Background, Windows Touch, creazione Home Group, Media Center, DVD playback e authoring, giochi premium; Non offrirà: supporto per unione a dominio, host Remote Desktop , backup avanzato backup, EFS, Mobility Center, e Offline Folders; questa versione sarà venduta sul canale retail e sui nuovi PC.

4) Windows 7 Professional

Destinata al mercato retail mainstream; funzionalità chiave: supporto per unione a dominio, host Remote Desktop, location aware printing, EFS, Mobility Center, Presentation Mode, Offline Folders; Non offrirà: BitLocker, BitLocker To Go, AppLocker, Direct Access, Branche Cache, MUI language packs, avvio da VHD; questa versione sarà venduta sul canale retail e sui nuovi PC.

5) Windows 7 Enterprise

Destinata ai client aziendali con licenze a volume; funzionalità chiave: BitLocker, BitLocker To Go, AppLocker, Direct Access, Branche Cache, MUI language packs, avvio da VHD; Non offrirà: licensing retail.

6) Windows 7 Ultimate

Destinata al mercato retail, con disponibilità limitata; questa versione offrirà le stesse funzionalità di Windows 7 Enterprise ma al contrario di quest'ultima non sarà disponibile per le licenze a volume.

Bisogna inoltre evidenziare che Microsoft offrirà agli utenti di Windows 7 la possibilità di eseguire upgrade elettronici per passare da qualsiasi edizione del sistema ad una successiva e più potente; il processo avverrà in modo automatico e richiederà circa 15 minuti per essere effettuato online.
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domenica 1 febbraio 2009

Sicurezza browser: tutti sono vulnerabili al Clickjacking. Ecco in cosa consiste la minaccia.

La ricercatrice SecNiche Aditya Sood, consulente Novologica, ha individuato una falla legata a Javascript capace di coinvolgere tutti i browser sul mercato. La vulnerabilità è stata riscontrata in Google Chrome 1.0.154.43 e potrebbe essere sfruttata per il clickjacking, la tecnica che consiste nel far credere all’utente di stare cliccando su un determinato oggetto della pagina web, mentre in realtà si sta cliccando su un altro pulsante. «Clickjacking» ha spiegato la Sood «significa che ogni interazione che l’utente ha con un sito web, ad esempio un click, può non essere quel che sembra». Con tutte le conseguenze

del caso, anche le più pericolose, come essere reindirizzati verso un sito contenente codice malevolo.

Già ad ottobre del 2008, i ricercatori americani Robert Hansen e Jeremiah Grossman avevano scoperto una vulnerabilità analoga, basata sul modo stesso in cui è stato pensato e sviluppato il World Wide Web, sia per quanto riguarda il tag IFRAME sia per i linguaggi HTML e per Javascript. In linea teorica, la nuova falla non dovrebbe comportare conseguenze per chi usa Opera 9.63 e Internet Explorer 8, appena rilasciato in versione Release Candidate 1. Tuttavia si tratta solo di un’ipotesi teorica tutta da verificare.

Giorgio Maone, sviluppatore NoScript, ritiene che IE8 non sia immune dal problema, anche perché la protezione può essere attivata solo dallo sviluppatore della pagina web e non dall’utente. Occorre quindi che le specifiche di protezione legate al clickjacking per IE8 diventino standard. E, inoltre, il problema dovrebbe essere risolto a monte e la soluzione provenire direttamente dai browser utilizzati.

Soluzioni tampone esistono, come il plug-in NoScript per Firefox di Mozilla. Ma se durante la navigazione siamo in presenza di IFRAME, ovvero di una cornice interna nascosta in una pagina web, una sorta di filtro invisibile deputato al redirect dei click dell’utente, la disabilitazione di Javascript perde efficacia.
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